GENGA

L'Eremo di S. Maria infra Saxa

"Circa la metà della gola troviamo un santuario: Madonna di Frasassi. Il santuario si trova nell'ampia bocca di una galleria naturale, il cui ramo principale è lungo m 410. Questa è la celebre Grotta di Frasassi, che si presenta come un cratere vulcanico, che nell'esplodere avrebbe spaccato la montagna in due. Sull'ampia bocca esistono due chiese". (Pagnani) "Veramente erano in origine due chiese separate, quella del monastero benedettino femminile, o "carcer" di S.Maria "Boccasaxorum", che lo storico Bradimarte asserisce fondato in lato, nella località Pian del Carmine: e l'oratorio, di proprietà delle stesse monache, di S.Maria "intra" o "infrasaxa", nell'interno della grotta omonima".(Sassi) "Vi è una piccola statua in legno di epoca incerta e di mano inesperta".(Pagnani)

La venerata, seppur "rozza" immagine finì bruciata accidentalmente da una candela votiva, nei primi anni del dopoguerra (1947 c.). Fu rimpiazzata dell'attuale in pietra bianca di Vicenza, riproducente la Vergine seduta con il Bambino in braccio. "Il monastero esisteva già nel 1029, quando ne fu donata una parte a S.Vittore da due feudatari. Nel 1420 monastero e oratorio furono assegnati a S.Biagio; due anni dopo Giovanni, vescovo di Camerino, soppresse il monastero, ridotto ad una sola monaca, obbligando l'abbazia a officiare l'una e l'altra chiesa. Ma, demolito il monastero, rimase il solo oratorio che passò alla parrocchia di Rosenga nel sec. XVIII". (Sassi)

Varrebbe la pena anche approfondire la "tradizione" secondo la quale durante le prime crociate - i Crociati stessi - oppure i monaci fuggiaschi, scappando davanti ai Turchi, avrebbero portato con loro, il corpo, o almeno il cranio di S.Marone (sec. IV-V), il fondatore della Chiesa (cattolica) dei Maroniti, esistenti fino a oggi nel Libano e nella dispersione. Si sarebbero fermati nelle vicinanze di Foligno, dove, secondo la fama, si trova anche il sepolcro. In tal caso, "l'eremo di Frasassi" poteva essere coinvolto nella loro attività pastorale ed eremitica. Infatti, del sepolcro di S.Marone in Libano non esiste alcuna traccia. Come è facile notare nella struttura muraria esterna, l'attuale piccolo tempio addossato allo scoglio che gli fa da tetto, è il risultato di costruzioni eseguite in epoche diverse: il primitivo oratorio e due ampliamenti posteriori. All'interno, sulla viva roccia del pavimento venuta alla luce nei recenti restauri, si possono notare due piccole cavità, probabili "mortai" per macinare cereali e farne farina

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