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SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI

Preludio a un mondo oscuro e segreto ma allo stesso tempo fantastico, la grotta è da sempre un luogo simbolico, sedi di culti e leggende, archetipo dell’utero materno e del mondo. Dalla preistoria fino all’era cristiana la grotta ha rappresentato un luogo carico di significati legata alla vita, alla morte, a varie forme di spiritualità fino a diventare il luogo ideale per esperienze eremitiche testimoniate da importanti figure che hanno lasciato segni evidenti nel nostro territorio come San Romualdo o San Silvestro. Esperienze che non erano retaggio soltanto del mondo maschile, ma che erano praticate anche dalle donne, il monachesimo femminile infatti sembra essere più antico di quello maschile. 

SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI
SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI
SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI

EREMO SANTA MARIA INFRA-SAXA

Legato al fenomeno del monachesimo femminile è l’eremo-oratorio di Santa Maria infra Saxa, costruita a partire dall’Alto Medioevo. Già citato in documenti risalenti all’anno Mille, è un piccolo edificio addossato alla parete rocciosa e per metà sospeso sul dirupo a strapiombo. Era legato a una comunità monastica femminile il cui monastero si trovava presumibilmente sulla sommità della montagna e nella Grotta della Beata Vergine le monache benedettine venivano in preghiera e a praticare l’ascesi. Non a caso questi luoghi erano scelti perché non facilmente accessibili e più isolati proprio per favorire l’incontro con Dio e quindi carichi di spiritualità, perpetuando quella sacralità attribuita a questi luoghi fin dalla preistoria.

SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI
SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI
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SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI
SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI
SANTUARIO MADONNA DI FRASASSI

TEMPIO DEL VALADIER

Accanto a Santa Maria infra Saxa, proprio al centro della grotta, sorge il Santuario Madonna di Frasassi, denominato anche tempio del Valadier perché per forme stilistiche viene tradizionalmente attribuito all’architetto Giuseppe Valadier. In stile neoclassico, fu commissionato nel 1919 dal cardinale Annibale della Genga, il futuro papa Leone XII, e inaugurato nel 1828. Costruito in pietra locale, la roccia calcarea, utilizzando una cava a monte della grotta, ha una pianta ottagonale e una cupola interamente rivestita con lastre di piombo.

Sull'altare, costruito con alabastro del luogo, era venerata una statua della Vergine con Bambino in marmo bianco di Carrara, attribuita alla scuola di Antonio Canova, oggi custodita nel Museo di Genga “Arte Storia Territorio”. 

CURIOSITA'

·         Nel 2008, all’interno della grotta, viene scoperta la Venere di Frasassi, una scultura che si inserisce nella tradizione stilistica delle Veneri del Gravettiano, vale a dire figure femminili risalenti a questa fase del Paleolitico superiore, tra 28,000 e 20,000 anni fa. La Venere di Frasassi pesa poco più di 60 grammi ed è alta 8,7 centimetri.

·         All’interno di Santa Maria infra Saxa si venerava un’immagine lignea della Madonna. Finita accidentalmente bruciata nella prima metà del Novecento, fu sostituita dall’attuale in pietra.

·         Durante i lavori di costruzione del Tempio del Valadier sono emersi forni per cuocere il pane, monete, ossa umane. Questo a dimostrazione del fatto che, fin dalla preistoria, le grotte della Gola di Frasassi sono state utilizzate e frequentate dall’uomo non soltanto come ricovero o dimora, ma soprattutto come luoghi di culto e con funzioni funerarie.

·         Nel periodo natalizio, questo angolo di paesaggio diventa lo scenario naturale di una delle rappresentazioni di presepe vivente più importanti e suggestive d’Italia, cui prendono parte circa 300 figuranti.

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